Che cos’è l’angolazione di ripresa?
L’angolazione di ripresa è il punto di vista che il regista adotta per guardare il soggetto. Essa non può essere mai casuale: ogni soluzione che adotteremo provocherà una diversa reazione nella nostra audience.
In generale, suddividiamo le angolazioni in due tipi: in senso verticale e in senso orizzontale.
Le angolazioni di ripresa in senso verticale
L’angolazione “a piombo”
L’angolazione dall’alto
L’angolazione orizzontale
L’angolazione orizzontale corrisponde alla maniera usuale con cui siamo soliti vedere le persone e le cose, più o meno alla nostra altezza.
L’angolazione dal basso
L’angolazione supina
L’angolazione supina è una versione estrema dell’angolazione dal basso. È come se guardassimo un monumento, un oggetto o un edificio stando sdraiati a terra. Questa inquadratura provoca una sensazione amplificata perché corrisponde a un tipo di sguardo a cui non siamo abituati e che percepiamo come un ingigantimento (o per l’angolazione a piombo un rimpicciolimento) della condizione naturale delle cose. Ovviamente, in marketing, questa angolazione può essere utilizzata per esaltare il logo di un brand su un prodotto o su un grattacielo (video girati a times square o similari).
Le angolazioni di ripresa in senso orizzontale
L’angolazione frontale
Questa angolazione coinvolge lo spettatore in modo diretto in quanto percepiamo la presenza del soggetto inquadrato come se stesse dritto davanti a noi.
L’angolazione di tre quarti
Questa angolazione crea un maggiore distacco nei confronti dello spettatore ma viene utilizzata molto spesso per riprendere una conversazione o un dialogo tra due o più persone. Nell’angolazione di tre quarti possiamo apprezzare parte del viso del soggetto e comporre un’inquadratura che racconti anche parte dell’ambiente.
L’angolazione di profilo
Non vi capiterà molto spesso di riprendere una persona di profilo, a meno che non stiate girando un documentario o un videoclip musicale. Non esiste certo una regola per utilizzare il profilo, ma avrete sicuramente l’esigenza di raccontare una storia con questa angolazione quando non vorrete esporre completamente la fisionomia e la mimica facciale del soggetto ripreso.