In questo articolo vi parlerò di un argomento che mi sta particolarmente a cuore, non soltanto perché sono cresciuto artisticamente nel mondo della musica, ma soprattutto perché ho iniziato a compiere i primi passi della mia carriera di videomaker tra band emergenti e aziende produttrici di strumenti musicali.
La realtà musicale italiana, seppur vessata dai reality televisivi, rappresenta un ottimo punto di partenza per il confronto artistico e professionale, soprattutto nella zona indie (mercato indipendente).
In questo articolo troverete una serie di spunti personali per promuovere il vostro progetto musicale o per iniziare a girare semplici videoclip.
Essendo un amante di batteria e percussioni e avendo lavorato con numerosi artisti e professionisti di questo settore, farò le mie considerazioni su questa nicchia di produzione. Ovviamente, come in tutte le cose, potrete fare vostri questi concetti e trasferirli su altri strumenti musicali o su un lavoro d’ensemble.
A cosa serve girare un video di batteria?
Ogni volta che penso al concetto di batteria in video mi viene in mente un meraviglioso videoclip di The view from the afternoon, un singolo tratto dal primo album degli Arctic Monkeys, in cui assistiamo alla storia di un batterista che non riesce a smettere di suonare, storia in cui mi piace rileggere la metafora della Passione di Cristo in chiave “batteristica”. Arte pura.
Innanzitutto la prima domanda che dobbiamo porci quando giriamo un video di batteria (per noi o su committenza) è: qual’è il mio obiettivo?
Nell’utilizzo che facciamo oggi di internet, soprattutto con i social network, è necessario studiare il mercato e stabilire il giusto approccio con il nostro pubblico, prima di iniziare a girare.
Cerchiamo di scegliere il brano giusto da eseguire, ma soprattutto cerchiamo di capire a chi è destinato questo video: è un pubblico di professionisti su YouTube? Si tratta di una lezione di batteria per principianti? È un demo da inviare ad agenzie, locali o datori di lavoro? Dobbiamo sostenere un provino per un’orchestra?
Ognuno di questi progetti necessita di un lessico diverso e di una diversa struttura.
In generale, nei video più artistici tenderemo a nascondere il tecnicismo a favore dell’evoluzione e del narcisismo; al contrario nei video tecnici (provini, demo) sarà necessario dare una dimostrazione del nostro valore tecnico e della conoscenza che abbiamo di quel determinato genere che ci apprestiamo a suonare.
Dove girare un video di batteria?
Indipendentemente dalla resa estetica in video, girare un video live (o che ne simuli il senso) significa in prima analisi selezionare un ambiente che suoni nel modo che vogliamo.
In base alla strumentazione microfonica di cui disponiamo è necessario bilanciare le esigenze: con un’ottima dotazione potremo senza problemi registrare in esterni (attenzione al vento, in ogni caso); in tutti gli altri casi è sempre meglio considerare uno studio di registrazione non improvvisato al fine di garantire la migliore resa sonora. Se hai allestito uno studietto in casa e vuoi girare qualche video per YouTube continua pure a leggere, le indicazioni per il video sono adatte in tutti i casi!
Un’altra possibilità starebbe nel registrare l’audio in studio e, successivamente, tentare la via del playback. Attenzione: consideratelo solo se siete dei professionisti o se il brano non comporta importanti variazioni nell’esecuzione! Vi potreste ritrovare con forti mal di testa in fase di montaggio a causa della sincronizzazione tra audio e video!
Che strumentazione utilizzare per girare
Quando girate un video live di batteria avete bisogno di almeno 2 o 3 punti di ripresa, onde evitare problemi nella gestione della sincronizzazione audio e video.
Per questo motivo, il consiglio che mi sento di darvi è di dotarvi di una strumentazione che non vi comporti problemi di differenza di tono colore e che possiate facilmente bilanciare all’interno delle impostazioni. Prima di riprendere con diverse videocamere assicuratevi che l’esposizione sia regolata correttamente dappertutto e che la temperatura colore sia impostata allo stesso modo.
In particolare avrete bisogno di:
1 Videocamera con obiettivo grandangolare
1 Videocamera con obiettivo a focale fissa (tra i 35mm e gli 85mm)
1 Action Camera – Una GoPro Hero5 è ottima ma con budget basso potete considerare anche una o due YI Action Camera o una Gopro Session 5.Qualunque sia il vostro budget ne trovate tantissime su Amazon seguendo questo link.
Per consigli sulla prima videocamera da acquistare potete considerare il nostro articolo che trovate a questa pagina.
Questa delle tre telecamere non è una regola, ma una situazione ideale che vi potrà essere utile per iniziare a girare i vostri video di batteria. Nulla toglie che potrete girare con una, quattro o dieci telecamere e ottenere un risultato diverso in termini di resa e qualità.
Come posizionare le telecamere nello spazio intorno alla batteria
Ma veniamo alla parte più interessante di questo tutorial: la posizione delle telecamere. Ognuno di noi può sviluppare una diversa strategia per il posizionamento delle camere intorno alla batteria ma, nella costruzione di una buona mappatura, bisogna tener conto di determinate condizioni.
Ecco a voi una delle possibili soluzioni
Ci siamo meritati un like sulla nostra pagina di Facebook? Spero di sì!
In questo studio andiamo ad analizzare un caso di ripresa live con tre telecamere. Chiameremo la camera A master e le camere B e C tagli.
La camera master è generalmente posizionata in modo da dare una visione di insieme del batterista nel suo spazio di lavoro. Nella scelta dell’inquadratura e della composizione in molti preferiscono un totale, nel quale mostrare l’intero corpo dello strumento. A mio modesto avviso, questo genere di inquadratura raffredda un po’ il risultato finale e la mia preferenza per la camera master ricade quasi sempre sul taglio dello strumento sul diametro della cassa.
La telecamera master è solitamente dotata di obiettivo grandangolare per garantire questo tipo di inquadratura anche in spazi stretti (non sempre gli studi hanno molti metri quadri a disposizione per la stanza di ripresa).
Il risultato sarà qualcosa del genere, insomma.
Quando scegliamo i tagli dobbiamo andare a lavorare necessariamente su ciò che vorremo mostrare nel nostro video finale. Se vogliamo dare più spazio a tom, hi-hat e rullante allora dovremo focalizzare l’attenzione sulla zona centrale; se ci interessano i piatti allora dovremo posizionare le telecamere in modo da riprendere dall’alto e lateralmente la performance; se abbiamo intenzione di utilizzare un doppio pedale o se ci interessa mostrare le figure suonate con il pedale singolo sarà necessario posizionare una telecamera a terra (meglio una action camera).
Nella struttura mostrata sopra ho preferito mostrarvi un posizionamento standard nel quale la telecamera B con obiettivo a focale fissa è posizionata tenendo il batterista di tre quarti e mostrando ciò che fa, mantenendo l’attenzione sul volto.
La telecamera C, invece, si occuperà di riprendere dall’alto tutto ciò che il batterista suonerà.
Perché utilizziamo una action camera per le riprese dall’alto? Per tre semplici motivi: utilizzo della telecamera da smartphone con controllo remoto; leggerezza; praticità di installazione.
Potete posizionare la action camera in molti modi sfruttando soprattutto le aste a giraffa microfoniche con un’apposita clamp per gopro. Trovate una serie di kit eccellenti a basso prezzo su Amazon seguendo questo link.
La action camera va posizionata in modo da osservare tutta la struttura della batteria e le mani del batterista. Un esempio può essere quello nell’immagine qui sotto.
L’angolazione di ripresa può essere leggermente modificata in senso verticale nel momento in cui vogliamo raggiungere un risultato più emotivo, reale o, permettetemi il termine, “sporco”. Non sempre vogliamo un ambiente perfetto nelle nostre produzioni e spesso vogliamo raccontare lo studio di registrazione come uno spazio dove la musica si costruisce. Variare l’angolo di ripresa significa anche “entrare” in un certo senso nelle emozioni del batterista.
Per questo motivo una ripresa dall’alto può essere composta anche come nell’esempio qui sotto.
Gestire le riprese aggiuntive
Oltre alla prima ripresa, potremmo decidere di continuare a girare in una seconda o terza take. Una soluzione interessante potrebbe essere, in questa fase, l’utilizzo di una telecamera stabilizzata come Dji Osmo o di una mirrorless montata su Zhiyun Crane
Questi gimbal consentono di ottenere riprese davvero molto stabili in questo genere di lavori, con risultati straordinari in fase di montaggio! Quando devo realizzare video per musicisti professionisti in uno studio, l’utilizzo di Dji Osmo mi permette di girare intorno al musicista con una rotazione di 90, 180 e addirittura 360 gradi mantenendo l’intero piano sequenza in montaggio. È una soluzione un po’ costosa, soprattutto a basso budget, ma potete ragionare anche sull’acquisto di un Dji Osmo Mobile o di un Zhiyun Smooth da utilizzare con il vostro smartphone.
Nelle riprese aggiuntive utilizzate la vostra ottica fissa per girare dettagli delle mani e del volto. Con un obiettivo 50 mm ad un’apertura di 1.8 di diaframma potrete agilmente raggiungere quello che è l’effetto bokeh che vi consentirà di aggiungere al vostro video un particolare risultato in termini di emozione e qualità fotografica.
Come montare un video di batteria
Terminate le riprese inizia la fase di montaggio del video che abbiamo girato. Dopo aver esportato il bounce della ripresa audio con il mix di batteria, dovremo andare a sostituire tutto l’audio delle telecamere con questa base. Indipendentemente dal software che utilizziamo per il montaggio, esistono una serie di accorgimenti che ci consentiranno di ottenere un buon risultato finale.
Fase 1 – La sincronizzazione
Nella prima fase dovremo necessariamente sincronizzare il video con il nuovo audio. Per prima cosa creiamo una nuova timeline con la base di batteria che abbiamo esportato. Successivamente selezioniamo uno per uno i video provenienti dalle diverse videocamere e posizioniamo il cursore all’inizio della linea d’onda corrispondente alle registrazioni di batteria.
Con i tasti freccia della nostra tastiera possiamo andare avanti e indietro fotogramma per fotogramma alla ricerca del primo “colpo” utile alla sincronizzazione. Solitamente preferisco un colpo di rullante o l’ingresso di un piatto con la cassa in quanto sono facilmente riconoscibili in fase di sincronizzazione.
Una volta posizionato il cursore tagliate la clip in quel punto preciso e aggiungete soltanto il flusso video alla vostra timeline in corrispondenza dello stesso “colpo” sulla base audio. Ripetete lo stesso percorso e create più livelli nella timeline del progetto così da avere la completa esecuzione per tutte le telecamere.
Fase 2 – Il taglio
Da adesso in poi divertitevi a tagliare le varie sequenze.
Su Adobe Premiere Pro CC 2017 premendo il tasto C della tastiera sarete in grado di tagliare le sequenze come meglio preferite. È possibile anche realizzare un montaggio in multi-camera, ma ne parleremo in un prossimo articolo.
Il montaggio e il taglio delle sequenze deve seguire il ritmo del brano. Un consiglio è quello di non eseguire dei tagli troppo rapidi e di mantenere una certa armonia nei cambi di telecamera, evitando di seguire sempre la stessa sequenza A>B>C.
Fase 3 – La correzione
Se avete girato tutto correttamente non avrete bisogno di lavorare molto su luminosità, contrasto e colore. In ogni caso, potrete andare alla ricerca di un risultato artistico modificando leggermente i toni colore e il contrasto.
Potete inoltre applicare una LUT al vostro girato seguendo il nostro articolo su come applicarle (e approfittare delle 5 LUT in regalo che abbiamo creato per i nostri lettori).
Questo tutorial finisce qui, se vi è piaciuto condividetelo sui social e per qualsiasi dubbio siamo disponibili nei commenti qui sotto! Buon divertimento!