Sono stati tanto vociferati, oggetto di centinaia di leak e, alla fine, come ogni anno, sono arrivati.

La nuova generazione di iPhone è stata presentata ieri allo Steve Jobs Theatre del quartier generale Apple a Cupertino e tutto il mondo, ancora una volta a distanza di 12 mesi, è spaccato in due.

C’è chi difende a spada tratta la tecnologia Apple e chi invece preferisce l’innovazione degli emergenti colossi provenienti dai paesi asiatici. C’è anche chi, nonostante tutto, se ne frega.

Non starò qui a sventolare bandiere colorate (matte black su tutte) o a tifare per una compagnia che produce un pezzo di metallo che stiamo a fissare tutta la giornata, ma vorrei cogliere l’occasione per parlare sul blog delle potenzialità che questa nuova tecnologia può dare al video. 

Quella strana forma di comunicazione che utilizziamo tutti i giorni per fare arte, business, storytelling.

Cosa introduce la nuova serie iPhone 2018?

 La doppia fotocamera a 12 Mp di iPhone Xs

Vengono presentati gli smartphone top di gamma di quest anno: iPhone XS con display da 5.8 pollici e XS Max con 6,5 pollici OLED ‘super retina’.

Il dispositivo monta un chip A12 Bionic a 7 nanometri una GPU quad core, PCU 6-fore con motore Neural Engine. Garantisce il 50% della velocità in più rispetto al modello precedente.

Prossimo agli scaffali è anche l’iPhone XR, una versione economica del nuovo smartphone. Ha uno schermo LCD, non OLED come i suoi fratelli più costosi, da 6,1 pollici. Una sola videocamera da 12 Mp e materiali più economici.

Meglio per la fotografia?

Con la doppia fotocamera posteriore con sensore da 12 M e diaframma f/1.8 per la lente grandangolare e 12 Mp con diaframma f/2.4 per il teleobiettivo, il nuovo iPhone XS permette di scattare foto e girare video con una spinta in più in condizioni di scarsa luminosità.

Quello che però viene fuori come una mezza rivoluzione è l’utilizzo della tecnologia di machine learning con il Neural Engine per portare la qualità fotografica a un livello di costruzione davvero interessante.

Anche lo Smart HDR convince: un solo click permette di ricavare 9 scatti a diverse esposizioni in modo da costruire la migliore gamma dinamica ragionata sulla luce che abbiamo a disposizione in quel momento.

Anche la modalità Ritratto viene ricostruita con il Neural Engine che riesce a separare il soggetto dallo sfondo e ad applicare le migliori condizioni di luce per una fotografia di impatto.

Anche bokeh e apertura del diaframma sono oggetto di rivoluzione, con le tecnologie di Intelligenza Artficiale è possibile modificare in post produzione l’apertura del diaframma e migliorare l’aspetto delle nostre foto.

Qualcosa di simile al post-focus è già presente su alcune macchine mirrorless come la Lumix G7, ma volete mettere come lo annuncia Tim Cook?

Bene, ma i video?

Sui video non ci sono sostanziali cambiamenti rispetto ad iPhone X. Resta il concetto di doppia fotocamera a 12 Mp con ottiche di tutto rispetto, resta la registrazione in 4K a 60fps e, per chi lavora su Instagram, ora anche la fotocamera interna è a 1080p 60fps, una bella rivoluzione per il vostro canale.

Qualche esperimento fatto con slow-mo e time-lapse rivelano l’ottima qualità di ripresa che questi nuovi smartphone regalano, con una migliore user experience.

Come al solito mi sento di dire che quando lavoriamo ad una storia o condividiamo le nostre esperienze, la migliore videocamera è sicuramente quella che abbiamo in tasca e, se abbiamo in tasca qualcosa del genere, allora non faremo fatica a portar fuori dei video più che degni.

Qualche dubbio mi viene sull’effettiva potenzialità che iPhone XS possa andare a sostituire l’utilizzo di uno strumento video nel viaggio che vi può portare a diventare dei professionisti del video making. 

È giusto imparare ad utilizzare uno smartphone per raggiungere ottimi risultati e per sperimentare tecniche di storytelling ma è necessario possedere anche una videocamera capace di farti imparare davvero come funziona la gestione della luce e per dare una spinta in più sulle ottiche e sul formato di registrazione.

Può sembrare un discorso banale, ma per le nuove generazioni di video maker non sarà così strano utilizzare gli automatismi, soprattutto quando gli algoritmi di intelligenza artificiale e machine learning ricostruiranno le immagini senza aver bisogno della luce reale con un rendering entusiasmante.

Conclusioni

iPhone XS porta una rivoluzione nella fotografia e nel video mobile ma non è una tecnologia accessibile a tutte le tasche. Se mi dovessero chiedere quanto conviene comprare uno smartphone di 1600€ per fare video risponderei che è meglio investire su una buona mirrorless, magari full frame e imparare ad usarla in modalità manuale. 

Non voglio così demonizzare gli smartphone e continuo a portare avanti la filosofia di Diventa Videomaker per cui è possibile imparare con qualsiasi strumento, tutt’altro. Ciò che non capisco è il perché alcune persone si lamentano di non potersi permettere una videocamera ma hanno uno smartphone molto costoso.

È necessario saper bilanciare l’utilizzo dei vari strumenti e imparare a creare contenuti indipendentemente da ciò che abbiamo a disposizione. iPhone XS è un passo verso la rivoluzione dell’intelligenza artificiale ma abbiamo bisogno di sviluppare la tecnica, prima di tutto.

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